Dai tempi delle scuole superiori, Lorenzo guardava il mappamondo e sognava di intraprendere un cammino in Nepal, la terra del trekking. Aspirava alle vette dell’Annapurna e dell’Everest, ma non aveva la più pallida idea di come pianificare il viaggio, né tantomeno di quando andare. Un po’ di anni dopo, durante il nostro lungo viaggio come backpackers in Asia, il sogno del trekking al Campo Base dell’Annapurna ha cominciato a prendere forma ed è diventato realtà. Da qui nasce l’articolo (e il nostro blog), per aiutarvi a dare forma anche ai vostri sogni.
Il trekking al Campo Base dell’Annapurna, o ABC Trek, porta nel cuore della catena dell’Annapurna, attraverso colline abitate dai Gurung, tea house, lunghissime scalinate, ponti tibetani, boschi e rododendri in fiore.
Il nome Annapurna, “dea dell’abbondanza”, deriva dalla divinità indù Annapurna, che significa “colei che dà cibo e nutrimento”.
Con i suoi 8091 m, fa parte della catena dell’Himalaya ed è la decima montagna più alta del mondo.
Indice
- ABC Trek in breve
- Quando andare? I mesi migliori per fare trekking in Nepal
- Documenti e permessi necessari
- Guida e portatore sono obbligatori? È possibile organizzarsi in autonomia?
- Cosa mettere nello zaino
- Come arrivare al punto di partenza del percorso: bus o jeep?
- Le tappe
- Gli alloggi lungo il percorso: le Tea House
- Cibo e acqua lungo il percorso
- AMS: cos’è e come si previene il mal di montagna
- Costi
- Conclusioni
ABC Trek in breve
L’ABC Trek è uno dei percorsi più famosi in Nepal e raggiunge i 4130 m.
Il sentiero escursionistico è lungo circa 70 km e solitamente viene suddiviso in 7-10 giorni. Tra i trekking ad alta quota è considerato uno dei più accessibili, adatto anche ai principianti. Non servono attrezzature tecniche, ma è richiesta una buona forma fisica e attenzione all’altitudine.
Il sentiero è ben segnalato e sicuro per chi vuole affrontarlo in autonomia, senza guida.
Le tea house lungo il percorso sono frequenti, offrono cibo e alloggio e permettono di organizzare le tappe in base alle esigenze di ogni escursionista.
Quando andare? I mesi migliori per fare trekking in Nepal
In Nepal si può fare trekking tutto l’anno, tuttavia, ci sono alcune stagioni migliori per quanto riguarda il clima e la sicurezza: l’autunno e la primavera.
- Autunno (settembre-novembre): è la stagione consigliata per fare trekking, con clima stabile e cielo limpido; di conseguenza, è anche il periodo con maggiore afflusso turistico e prezzi più alti negli alloggi.
- Inverno (dicembre-febbraio): durante l’inverno il freddo e la neve possono rendere alcuni sentieri inaccessibili, soprattutto in alta quota. L’inverno offre prezzi più bassi, pochi turisti e cieli limpidi, ma è necessaria un’attrezzatura adeguata.
- Primavera (marzo-maggio): una stagione ottima per camminare in Nepal, con temperature miti, clima abbastanza stabile e rododendri in fiore che colorano il sentiero.
- Estate / Monsoni (giugno-agosto): durante questa stagione le piogge sono frequenti e intense e vi è il rischio di sentieri fangosi e impraticabili. È un periodo sconsigliato per la maggior parte dei trekking, a meno che non si scelgano zone più secche come l’Alto Mustang.
Il tempo atmosferico in montagna è molto variabile e le app del meteo sono poco affidabili.
👉 Noi abbiamo fatto il trekking a inizio maggio e abbiamo goduto di giornate calde e soleggiate. Ha piovuto spesso nel pomeriggio, ma è bastato un buon antipioggia per continuare il cammino! Il sentiero non era affollato e abbiamo trovato sempre posto negli alloggi, senza prenotare.
Consigliamo vivamente questo periodo!
Documenti e permessi necessari
Per entrare in Nepal è necessario, prima di tutto, un visto turistico, che viene rilasciato all’ingresso nel Paese previo pagamento in contanti. Per il visto occorre un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Si può precompilare il modulo online oppure farlo all’aeroporto, su appositi monitor presso l’ufficio di immigrazione.
👉Consigliamo la precompilazione online, perché permette di snellire i tempi di attesa.
Costo del visto (prezzi aggiornati a maggio 2025):
- 15 giorni – $30
- 30 giorni – $50
- 90 giorni – $125
Per poter accedere all’area dell’Annapurna sono richiesti:
- il permesso ACAP (Annapurna Conservation Area Project)
- la tessera TIMS (Trekkers’ Information Management Systems).
Questi permessi si possono ottenere molto facilmente, presentandosi senza appuntamento al Nepal Tourism Board di Pokhara o di Kathmandu. L’ACAP è obbligatorio, mentre il TIMS è facoltativo: a noi non è stato richiesto né all’ufficio, né durante il trekking ai check point.
Quando vi recherete al Nepal Tourism Board, portate con voi il passaporto, il visto e due fototessere. Se non avete le fototessere, potrete farle direttamente sul posto: ci sono alcuni negozi adibiti. Portate con voi anche 3000 NPR (€20) in contanti, perché non è possibile pagare con carta.
Il permesso si può richiedere qualche giorno prima di partire o anche il giorno stesso. È valido per un solo ingresso nell’area di conservazione e ha una durata massima di 3 mesi.
👉Questi documenti verranno richiesti a tutti i check point durante il cammino: consigliamo di fare una fotocopia e tenere l’originale nello zaino.
Aneddoto divertente
Nonostante avessimo presentato il passaporto italiano e nel modulo avessimo indicato “nazionalità italiana”, il personale dell’ufficio ha pensato che fossimo francesi, quindi nel permesso ha scritto “French”. Lo abbiamo fatto notare e a penna ha corretto con “Italian”. Va be’… ce lo terremo per sempre così. 😄

Guida e portatore sono obbligatori? È possibile organizzarsi in autonomia?
Prima di arrivare in Nepal, abbiamo letto molte informazioni riguardo all’obbligo di essere accompagnati da una guida per visitare i 12 parchi nazionali e le 6 aree protette, tra cui rientra anche l’Annapurna. Dal 1° Aprile 2023 il Nepal ha vietato i trekking in autonomia per esigenze di sicurezza, come si legge anche nel sito ufficiale.
Nonostante questa norma sia formalmente in vigore, nella realtà nessuno ci ha chiesto della guida: né presso il Nepal Tourism Board, né ai check point lungo il percorso.
La situazione, quindi, è un po’ ambigua e probabilmente soggetta a cambiamenti futuri.
Il portatore è colui che trasporta i bagagli per tutta la durata del trekking. Spesso è incluso nello stesso pacchetto con la guida, proposto dalle agenzie turistiche, ma non è obbligatorio: dipenderà da voi se acquistare questo servizio.
👉 Noi abbiamo terminato il trekking senza l’ausilio di guida, né di portatore, con 2 zaini rispettivamente da 12 e 8 kg. Consigliamo di ridurre il carico al minimo indispensabile, poiché il trekking non dura molti giorni… forse noi abbiamo un po’ esagerato!
Dopo 9 mesi in viaggio, dobbiamo ancora migliorare il nostro minimalismo. 😅
Quindi, si può fare il trekking al Campo Base dell’Annapurna senza guida e portatore?
Il sentiero raggiunge i 4130 m di altitudine, ma è semplice da seguire, senza deviazioni, ben segnalato e con indicazioni lungo il percorso. Ogni 1 o massimo 2 ore si incontrano punti in cui fermarsi per dormire o mangiare. Inoltre, il tragitto è molto frequentato, quindi è facile incontrare persone a cui chiedere indicazioni o aiuto in caso di necessità.
👉 A nostro parere, se si è un po’ allenati e non è il primo trekking in quota, si può affrontare tranquillamente il percorso anche in autonomia (senza guida e portatore).
Naturalmente, questa è una decisione personale da valutare in base alla propria esperienza e alla propria forma fisica.
Cosa mettere nello zaino
Durante l’Annapurna Base Camp Trek,si attraversano diverse fasce climatiche, passando dai 1000 ai 4000 metri di altitudine. Questo significa che potrete incontrare caldo a bassa quota e in movimento, ma anche temperature rigide ad alta quota, soprattutto durante la notte. Inoltre, c’è la possibilità di pioggia e neve: dovrete quindi essere pronti e attrezzati per ogni clima.
👉 Vestirsi a strati è fondamentale. Il classico sistema “a cipolla” vi permette di adattarvi velocemente ai cambiamenti di temperatura e restare asciutti e protetti in ogni condizione.
Noi siamo partiti con:
- uno zaino Deuter 55+10 L
- uno zaino Quechua 30 L
Abbiamo preparato la nostra checklist per affrontare il trekking, che potrete adattare alle vostre esigenze e alla stagione. Dateci un’occhiata!
Come arrivare al punto di partenza del percorso: bus o jeep?
Pokhara è la seconda città più grande del Nepal ed è la base di partenza per i trekking verso l’area dell’Annapurna. Si può raggiungere con un volo interno da Kathmandu o in bus. Se siete alla ricerca di una vera esperienza locale e di un assaggio delle strade nepalesi, vi consigliamo la seconda opzione: la più economica (750 NPR), ma anche la più lunga (200 km in 6-9 ore).
Che soggiorniate in centro a Pokhara o nella zona di Lakeside, il punto di partenza di autobus e jeep per il trekking è la stazione dei bus Baglung.
Per raggiungerla avete due alternative:
- Taxi (tramite l’app Pathao o inDrive)
- Bus locale: da Lakeside parte ogni 10-15 minuti un bus verde con la scritta “Citybus” (il primo è alle 5:15 del mattino). Al costo di 35 NPR vi porterà fino a un incrocio chiamato “Km0”. Qui dovrete scendere e prendere un minivan locale che vi condurrà alla stazione Baglung per 25 NPR.
Arrivati alla stazione, potete scegliere tra:
- Jeep (più comoda, ma più costosa),
- Bus locale (meno comodo, ma più economico).
Entrambi i mezzi vi porteranno all’inizio del trekking: l’autobus arriva fino a Ghandruk, mentre la jeep può proseguire fino a Jhinu Danda.
👉 Noi abbiamo seguito i consigli di alcuni locali e ci siamo fatti lasciare a Kimche (450 NPR): fino a questo punto la strada è sterrata e trafficata. Potete scegliere liberamente dove fermarvi, ad esempio se volete fermarvi a Birethanti (la porta d’accesso ufficiale all’ACAP), il costo è di 250 NPR.
Il viaggio è abbastanza lungo (almeno 3 ore) e molto intenso: il bus attraversa strade sterrate, piene di buche e massi, spesso a strapiombo su burroni. Non proprio ideale per chi soffre di mal d’auto!
Una volta giunti a Birethanti, il controllore sul bus raccoglierà i permessi per farli convalidare al check point e ve li restituirà timbrati.
Da qui ufficialmente entrate nell’area dell’Annapurna.
Il vostro cammino sta per iniziare!
Le tappe
Tappa | Distanza | D+/D- |
Kimche – Kimrong | 8,85 km | +650/-490 |
Kimrong – Lower Sinuwa | 6,69 km | +680/-440 |
Lower Sinuwa – Dovan | 7,24 km | +620/-170 |
Dovan – Deurali | 5,03 km | +680/-20 |
Deurali – ABC | 6,79 km | +930/-0 |
ABC – Himalaya | 8,8 km | +10/-1240 |
Himalaya – Chhomrong | 12,8 km | +500/-1100 |
Chhomrong – Siwai | 12,8 km | +610/-1440 |

Solitamente, il trekking al Campo Base dell’Annapurna viene completato in 7-10 giorni con la possibilità di aggiungere la deviazione A/R per Poon Hill.
Noi abbiamo diviso il trekking in più tappe rispetto alla suddivisione classica proposta dalle agenzie o dalle guide locali.
Il lato positivo di questo trek è che offre la possibilità di unire e modellare le tappe in base al proprio allenamento e alle proprie esigenze.
In questo articolo vi raccontiamo le nostre tappe nel dettaglio e vi lasciamo le nostre coordinate GPX.
Gli alloggi lungo il percorso: le Tea House

Lungo il percorso per l’ABC si può pernottare nelle tea house: strutture gestite da famiglie locali, che offrono camere semplici senza riscaldamento, pasti caldi e un’atmosfera accogliente.
Salendo di quota, i servizi diventano più essenziali e i prezzi leggermente più alti.
Si può scegliere tra camera privata o dormitorio misto. Solitamente le stanze sono composte da letti singoli con coperte, un comodino e una piccola luce.
👉 Noi non abbiamo portato il sacco a pelo e abbiamo sempre chiesto coperte extra, che ci sono state fornite senza problemi. Se preferite portarlo, potete noleggiarlo a Pokhara in uno dei tanti negozi di trekking. Valutate bene: sarà un peso in più da portare con voi per tutto il cammino.
In camera non ci sono prese di corrente, ma le troverete nella sala comune, generalmente a pagamento. Questa stanza è il luogo di aggregazione della tea house, dove si può usufruire di internet (anche questo a pagamento), incontrare gli altri viaggiatori e consumare i pasti.
👉 Vi consigliamo di portare con voi un power bank capiente e limitare l’uso del telefono, così da non dover pagare elettricità aggiuntiva.
I bagni sono in comune, situati all’esterno delle stanze. Ricordate di portare carta igienica e asciugamano personale, perché non vengono forniti dalle strutture. La doccia calda è a pagamento e non è disponibile in tutte le tappe.
Durante l’alta stagione è consigliato prenotare in anticipo, ma noi non abbiamo mai prenotato e abbiamo sempre trovato posto. Questo ci ha permesso di adattare le tappe in base al nostro stato fisico e al meteo.
👉 L’unica eccezione è il Campo Base dell’Annapurna (ABC): qui le strutture sono solo 6 e potrebbe esserci più affluenza. Consigliamo di prenotare per sicurezza!
Le tea house si trovano circa ogni 1-2 ore di cammino l’una dall’altra. Questo vi permetterà di modulare le tappe in base alle vostre esigenze, fermarvi quando vi sentite stanchi o quando il tempo atmosferico peggiora.

Vi lasciamo la lista degli alloggi in cui abbiamo soggiornato lungo il cammino:
Kimrong: Kimrung Guest House & Restaurant +9779842273223
Lower Sinuwa: Hotel Himal & Restaurant +9779867060232
Dovan: Tip Top Lodge & Restaurant +9779846027793
Deurali: New Panorama Guest House & Restaurant +9779846257775
ABC: Annapurna Guesthouse+9779846063557
Himalaya: The Himalayan Hotel & Restaurant +9779842283392
Chhomrong: Chhomrong Cottage & Restaurant +9779846756209
Cibo e acqua lungo il percorso
Durante il cammino potete consumare colazione, pranzo e cena presso le tea house. Il menù offre una selezione di piatti prevalentemente vegetariani, specialmente dopo il Tempio di Baraha a Himalaya, a seguito del quale non è possibile portare con sé carne e consumarla, come annuncia il cartello lungo il sentiero.

“CARI PELLEGRINI E DIGNITARI,
State ora entrando nella regione himalayana di Baraba, parte del percorso del Trekking al Campo Base dell’Annapurna. Il Tempio di Pojenhyem Baraha, un sito venerato di fede e credenza sacra, è da lungo tempo considerato un centro religioso di questa zona. È riconosciuto come uno shakti pitha, ritenuto in grado di offrire protezione contro calamità naturali e incidenti imprevisti. È severamente vietato portare prodotti a base di carne in quest’area, poiché antiche leggende avvertono di grandi disgrazie in caso di violazione. Vi chiediamo gentilmente di evitare di gettare rifiuti, fare rumori inutili o svolgere altre attività disturbanti in questo luogo sacro. Grazie per la vostra collaborazione.”
Si possono trovare zuppe, riso, sandwich e toast, noodle, uova, dolci e persino pasta e pizza.
Il piatto più famoso, però, è sicuramente il dhal bhat (un detto locale recita “Dhal Bhat Power 24 Hour!”): un tagliere tipico nepalese a base di riso, zuppa di lenticchie, curry e verdure, che viene rifornito più volte finché si ha fame. Buonissimo! Dovete assolutamente provarlo!
Un altro must per colazione è il set breakfast con Gurung bread (pane tibetano fritto che ci ha ricordato la nostra piadina fritta romagnola), marmellata di frutti misti, patate, uova e una bevanda a scelta tra caffè o tè. È il modo perfetto per iniziare una giornata di cammino pieni di energie.


👉 Vi consigliamo di portarvi snack, frutta secca, barrette energetiche e cioccolata da Pokhara, ma nel caso in cui ne abbiate bisogno, troverete anche piccoli negozi lungo il percorso dove comprarli, ovviamente a un prezzo maggiore.
Durante il cammino è fortemente raccomandato l’uso di borracce per evitare sprechi e ridurre l’inquinamento. Molte tea house stanno vietando la vendita di bottiglie di plastica a favore di dispenser di acqua potabile, ma il problema dello smaltimento dei rifiuti rimane una grande emergenza.
Noi avevamo 4 litri d’acqua in due e ci siamo trovati bene.
L’acqua si può procurare in 3 modi diversi:
- Chiedere acqua potabile filtrata (a pagamento) negli alloggi: il costo è di circa 120 NPR/L, mentre a Pokhara costa solo 20 NPR/L.
- Riempire le borracce con acqua bollente o tè caldo, anche questa opzione è a pagamento.
- Usare pastiglie potabilizzanti per trattare l’acqua trovata lungo il percorso (da rubinetti, pozzi o sorgenti). Questa è la soluzione che abbiamo scelto noi ed è sicuramente la più economica.
Abbiamo acquistato le pastiglie “Ef-Chlor” (a base di cloro attivo) in farmacia a Kathmandu al prezzo di 150 NPR per una confezione da 50 compresse, ma è possibile trovarle anche nei negozi di trekking a un prezzo maggiore. Altre marche disponibili sono “AquaTabs” o “Micropur”.
👉 Il loro funzionamento è molto semplice: riempi una borraccia da 1 litro, inserisci una pastiglia, aspetta 30 minuti e l’acqua sarà pronta, con un leggero retrogusto di cloro. Abbiamo trovato questa soluzione molto utile e probabilmente l’adotteremo anche in altri viaggi al di fuori del Nepal!
AMS: cos’è e come si previene il mal di montagna
Il mal di montagna, o AMS (Acute Mountain Sickness), è una risposta del corpo alla diminuzione dell’ossigeno disponibile ad altitudini elevate (sopra i 2500 m). I sintomi più comuni includono mal di testa, nausea, stanchezza, perdita di appetito e difficoltà a dormire. Durante il trekking al Campo Base dell’Annapurna si raggiungono i 4130 m, quindi è importante ascoltare il proprio corpo e prevenire l’insorgere dell’AMS.
È consigliato bere molta acqua, evitare alcolici, mangiare in maniera regolare e salire gradualmente per consentire al corpo di adattarsi. Alcuni trekkers scelgono di assumere Diamox per facilitare l’acclimatazione. Noi personalmente lo abbiamo assunto: se vorrete fare altrettanto consultate prima il vostro medico.
In ogni caso, se i sintomi dovessero presentarsi e peggiorare, la sola cura efficace è scendere di quota immediatamente.
Costi
Per intraprendere il trekking dell’Annapurna è fondamentale considerare alcuni costi iniziali, come il visto per il Nepal e i permessi per accedere all’area di conservazione (ve ne parliamo nel dettaglio qui).
Escludendo queste spese, il nostro budget giornaliero durante il cammino è stato di €12 a persona: pensavamo di spendere di più, quindi siamo stati felicemente sorpresi!
Va però specificato che abbiamo rinunciato a servizi extra come la doccia calda e il Wi-Fi, e soprattutto che abbiamo affrontato il cammino completamente in autonomia: senza guida né portatore.
Per chi sceglierà di affidarsi ad agenzie o guide in loco, il budget ovviamente sarà più alto.
Nella tabella qui sotto trovate alcuni prezzi indicativi a persona che abbiamo incontrato lungo il cammino.
Rupie nepalesi (NPR) | Euro (€) | |
Pernottamento | 250 | 1,60 |
Pasti | 800-1000 | 5,17 – 6,45 |
Wi-Fi | 200-300 | 1,30 – 1,93 |
Caricabatterie | 200 telefono 500 power bank | 1,30 3,25 |
Doccia calda | 200-300 | 1,30 – 1,93 |
* Prezzi aggiornati a maggio 2025
I prezzi tendono ad aumentare man mano che si sale di quota.
Ad esempio, un piatto di chowmein a Pokhara parte da 100 NPR, nelle prime tappe sale a 480 NPR e raggiunge i 780 NPR all’ABC


👉 Durante il trekking è consigliato portare sufficiente valuta locale in contanti, poiché non è possibile pagare con la carta e raramente si trovano uffici di cambio lungo il percorso.
Conclusioni
Raggiungere il Campo Base dell’Annapurna in autonomia è stata una sfida, ma come accade in ogni lungo cammino, allo stesso tempo è stato intenso e liberatorio.
Il cammino sa tirare fuori pensieri, domande e riflessioni esistenziali, spesso senza risposta: i nostri sono rimasti a vibrare nell’aria di queste montagne, insieme ai mantra delle ruote di preghiera.
Il cammino alleggerisce il peso della vita. In montagna tutto sembra così spontaneo, semplice e puro.
Dopo nove mesi di viaggio come backpackers, ci siamo accorti di quanto ci mancasse la natura, con i suoi ritmi lenti, i suoi colori vivi e i suoi silenzi profondi.
Arrivare al Campo Base dell’Annapurna è stata un’emozione immensa: in quel momento tutta la fatica si è trasformata in meraviglia e ci siamo sentiti piccolissimi, ma profondamente connessi con tutto il mondo.
Namasté – mi inchino a te -.
Il saluto dei pellegrini, diversi tra loro, ma uguali lungo il sentiero, in cammino per una meta che non è solo là fuori, a 4130 m, ma è soprattutto dentro, nell’anima.
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